
Parlare del trattamento dell’ADHD in maniera semplice e fruibile alla maggior parte delle persone, porta con sé inevitabilmente il rischio di una trattazione incompleta e riduttiva. Pertanto, le informazioni che troverete in questa sezione vanno considerate nella loro finalità divulgativa e non possono sostituire in alcun modo un parere specialistico.
In questa sezione approfondiremo il tema dei trattamenti dell’ADHD in Età Adulta. A seguito di un adeguato percorso diagnostico, che tenga presenti eventuali disturbi in comorbidità e l’impatto dei sintomi ADHD nella vita quotidiana e nel funzionamento della persona, lə psichiatra può proporre diversi trattamenti che spaziano da quelli farmacologici a interventi psicoterapeutici mirati. Nei casi in cui l’assessment diagnostico è stato svolto da psicologə specializzatə, viene solitamente consigliata una visita psichiatrica per valutare se vi è indicazione, oltre a un eventuale psicoterapia, al trattamento farmacologico.
Se la persona ha già ricevuto una diagnosi e un trattamento per ADHD in età evolutiva, le attuali linee guida internazionali ritengono di fondamentale importanza il percorso di transizione ai servizi dell’età adulta affinché venga garantita un’adeguata continuità terapeutica e discutendo la possibilità, attraverso colloqui psicoeducazionali, di proseguire le terapie farmacologiche qualora ve ne sia ancora indicazione.
A ogni modo, prima di qualsiasi trattamento, è opportuno discutere con lə specialista i pro e i contro delle terapie farmacologiche e non farmacologiche (efficacia dei vari trattamenti, potenziali effetti collaterali, eventuale non risposta), dei benefici di uno stile di vita sano, delle preferenze individuali e delle preoccupazioni soggettive, nonché della presenza di altri disturbi in comorbidità e/o del neurosviluppo che potrebbero influire nella scelta del trattamento.
La figura professionale che valuta il tipo di trattamento indicato nelle persone adulte con ADHD è lə psichiatra, che verifica le indicazioni e le controindicazioni dei vari interventi, considerando la severità dei sintomi e la loro manifestazione nelle principali aree di funzionamento (scuola, lavoro, etc.).
Ogni trattamento proposto è basato sulle evidenze scientifiche ed è spesso utile pianificare interventi multimodali, ovvero che prendano in considerazione gli aspetti psicologici, comportamentali, lavorativi ed eventualmente scolastici.
Per semplicità espositiva, possiamo distinguere 3 grandi tipologie di trattamento (ognuno di questi viene approfondito nelle pagine dedicate):
- Trattamenti farmacologici: includono sia farmaci specifici per l’ADHD, sia farmaci indicati per il trattamento dei disturbi correlati.
- Trattamenti non farmacologici: tra questi vi sono interventi psicologici di supporto, psicoterapia, coaching mirato alle problematiche correlate all’ADHD, psicoeducazione.
- Trattamenti combinati: prevedono l’utilizzo di entrambi i sopracitati trattamenti
Disclaimer
Al momento in cui scriviamo questo articolo, non vi sono linee guida italiane riguardanti il trattamento degli adulti con diagnosi di ADHD persistente in Età Adulta.
I contenuti di questa sezione – così come di gran parte di RITA Studio – fanno riferimento alle linee guida NICE (National Institute for Health and Care Excellence), che rappresentano gli standard pratici, clinici ed evidence-based di migliore qualità disponibili in Europa. Queste linee guida sono state pubblicate in forma aggiornata nel marzo 2018, con un ulteriore aggiornamento del settembre 2019 (https://www.nice.org.uk/guidance/ng87). Sempre alle stesse si farà riferimento per una sintesi delle opzioni di trattamento, adattate al contesto italiano.
Ultima modifica: 10/09/2022, di Admin