RITA Studio

LA DIAGNOSI

Questa pagina ha scopo divulgativo e fornisce informazioni generali sull’ADHD in Età Adulta. Essendo un argomento vasto e molto complesso, i contenuti di RITA Studio sono da considerarsi degli spunti parziali. Quanto riportato non può essere inoltre considerato in alcun modo sostituibile a pareri specialistici.
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La diagnosi di ADHD dovrebbe essere effettuata da psichiatrə e psicologə specificamente formatə, mediante un’intervista aə pazientə e preferibilmente in presenza di una persona che lə conosce bene e da lungo tempo (idealmente un genitore o il caregiver di riferimento durante l’età evolutiva).

Non può essere diagnosticato unicamente mediante questionari, test neuropsicologici o metodiche di diagnostica per immagini. 

La diagnosi di ADHD è clinica ed è basata sui criteri definiti dai sistemi di classificazione diagnostica come il DSM 5 o ICD IX. La diagnosi richiede la presenza di sintomi di deficit di attenzione e/o la presenza di livelli di iperattività e impulsività inappropriati per il livello di sviluppo del soggetto(x). I clinici hanno il compito di definire il confine tra comportamento congruo al grado di sviluppo e comportamento disfunzionale (inteso, in questo ambito, come un comportamento capace di generare una compromissione del funzionamento e un disagio psichico clinicamente significativo(x)), pertanto è necessaria un’estesa conoscenza dello sviluppo umano normale (e sempre in senso statisticoneurotipico”) per la diagnosi di ADHD sia in età evolutiva che per la diagnosi retrospettiva in età adulta.

Se pensi di avere l’ADHD, ti sconsigliamo di effettuare test online e/o di procurarti copie dei test diagnostici e di compilarli, in quanto tali materiali sono designati per l’utilizzo esclusivamente clinico e non possono mai sostituirsi al parere di unə specialista.

Criteri Diagnostici

Sintomi di disattenzione:

  • Non presta attenzione ai particolari o commette errori di distrazione nei compiti scolastici o con altre attività
  • Ha difficoltà nello stare attento durante i compiti a scuola o durante il gioco
  • Non sembra ascoltare quando gli si parla direttamente
  • Ha difficoltà a seguire le istruzioni o non completa i compiti richiesti
  • Ha difficoltà nell’organizzazione di compiti e attività
  • Evita, si disinteressa, oppure rifiuta di svolgere compiti che richiedono un’attività mentale sostenuta per un lungo periodo di tempo
  • Spesso perde le cose necessarie per i compiti scolastici o per le attività
  • Si distrae facilmente
  • È sbadato nelle attività quotidiane

Sintomi di iperattività e impulsività:

  • Spesso muove le mani o i piedi o non riesce a stare seduto
  • Si alza in classe o in situazioni in cui ci si aspetta rimanga seduto
  • Corre in giro o si arrampica eccessivamente quando tali attività sono inappropriate
  • Ha difficoltà a giocare in attività tranquille
  • Si muove in continuazione come se fosse caricato da una molla
  • Parla eccessivamente
  • Spesso risponde ancor prima che le domande siano completate
  • Ha difficoltà ad aspettare il proprio turno
  • Spesso interrompe o si comporta in maniera invadente

Il DSM 5 ha proposto per la prima volta una soglia di sintomi richiesti per la diagnosi diversa tra età evolutiva ed età adulta. Mentre è stata mantenuta la soglia di 6 sintomi richiesti in entrambe le dimensioni per l’età evolutiva, una soglia di 5 sintomi è stata ritenuta accettabile per l’età adulta.  È suggerito che i sintomi perdurino per almeno 6 mesi, che si verifichino in ambiti diversi e che causino una compromissione o una riduzione della qualità delle attività della vita quotidiana. Sebbene il razionale di questo criterio suggerisca di considerare fattori ambientali che possano elicitare i sintomi, le compromissioni maggiori possono essere limitate ad un solo ambito della vita soprattutto nella presentazione prevalentemente inattentiva. L’ADHD è considerato e classificato come disturbo del neurosviluppo, pertanto è necessario che alcuni sintomi siano presenti sin dall’età infantile e che non siano meglio spiegati da altri disturbi come, ad esempio, la Disabilità Intellettiva, Disturbo Oppositivo Provocatorio e altri disturbi psichiatrici. Il DSM 5 richiede che i sintomi siano in gran parte presenti prima dei 12 anni di età. È importante considerare che il manuale specifica che il criterio dei 12 anni si riferisce alla presenza dei sintomi e non necessariamente all’insorgenza delle compromissioni ad essi associate. Numerosi studi di popolazione suggeriscono recentemente che tale esordio possa avvenire anche oltre il limite dei 12 anni, ad esempio quando non è più disponibile il supporto dei genitori o quando si verifica un aumento delle richieste ambientali/sociali/lavorative. La compresenza del Disturbo dello Spettro dell’Autismo non è più considerato un criterio di esclusione poiché i due disturbi possono in alcuni casi coesistere, nonostante l’ADHD conferisca caratteristiche cliniche peculiari al decorso dei Disturbi dello Spettro dell’Autismo. 

Valutazione Diagnostica

La valutazione diagnostica per ADHD andrebbe sempre effettuata nell’ambito di una valutazione psicopatologica completa, in cui vengono indagate le comorbidità (spesso presenti) e le caratteristiche personologiche e temperamentali. Fondamentali sono anche l’anamnesi familiare e personale, con particolare attenzione al periodo perinatale e ai fattori di rischio (incluse complicanze durante la gravidanza/parto), così come l’assunzione di farmaci e/o di sostanze psicotrope che possano mimare i sintomi di ADHD.

I principali strumenti diagnostici dell’ADHD in Età Adulta sono i questionari e le interviste diagnostiche. Occorre ribadire che questi strumenti vanno utilizzati esclusivamente nell’ambito di una valutazione diagnostica specialistica e che i questionari che indagano la sintomatologia ADHD non hanno alcuna valenza di tipo diagnostico.

Qui di seguito un elenco di questionari comunemente utilizzati nella pratica clinica:

  • Adult ADHD Self Report Scale (ASRS)
  • Barkley Adult ADHD Rating Scale-IV (BAARS-IV)
  • Conners Adult ADHD Rating Scales (CAARS)
  • La Wender Utah ADHD Rating Scale (WURS)

Le interviste cliniche sono indispensabili per confermare la diagnosi di ADHD. Un valido strumento, diffusamente impiegato per la valutazione diagnostica nell’adulto è la DIVA 5 (Diagnostic Interview for ADHD in Adults), un’intervista semistrutturata basata sul DSM 5.
Un altro strumento spesso impiegato è l’ACE+ (ADHD Child Evaluation, “+” indica la versione per l’età adulta). Come la DIVA indaga i sintomi in età evolutiva e in aggiunta include una sezione sulle comorbidità. 

Ultima modifica: 10/09/2022, di Admin

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